Vanessa atalanta – vanessa atalanta, atalanta, vulcano

1024 683 Ambiente e Biodiversità
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Vanessa atalanta – Linnaeus, 1758

Descrizione

Farfalla diurna della famiglia dei Ninfalidi, ha spiccate attitudini migratorie, per cui si sposta anche di molto dal luogo in cui è vissuto il bruco ed è avvenuto lo sfarfallamento.
Si riconosce facilmente dalla livrea scura con disegni rossi e bianchi.
Il bruco vive preferibilmente sulle ortiche, ma anche su altre piante erbacee.
Ha due o forse tre generazioni annuali.
La farfalla non disdegna di posarsi sui frutti maturi caduti dagli alberi e in autunno frequenta facilmente i frutteti.

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Wikipedia

Vanessa atalanta

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Atalanta
Vanessa atalanta
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
SottoregnoEumetazoa
SuperphylumProtostomia
PhylumArthropoda
SubphylumTracheata
SuperclasseHexapoda
ClasseInsecta
SottoclassePterygota
CoorteEndopterygota
SuperordineOligoneoptera
SezionePanorpoidea
OrdineLepidoptera
SottordineGlossata
InfraordineHeteroneura
DivisioneDitrysia
SuperfamigliaPapilionoidea
FamigliaNymphalidae
SottofamigliaNymphalinae
Tribù
GenereVanessa
SpecieV. atalanta
Nomenclatura binomiale
Vanessa atalanta
(Linnaeus, 1758)
Sinonimi

Papilio atalanta
Linnaeus, 1758
Pyrameis ammiralis
Godart, 1821
Pyrameis atalanta
(Linnaeus, 1758)[1]

Nomi comuni

Vulcano

Sottospecie
  • V. a. atalanta
  • V. a. rubria (Fruhstorfer, 1909)[1]

L'atalanta (Vanessa atalanta (Linnaeus, 1758)), nota anche come vulcano, è un lepidottero appartenente alla famiglia Ninfalidi, diffuso nelle zone temperate di Eurasia e Nord America.

Descrizione

Farfalla Vanessa su una trave di legno

Questa grande farfalla si riconosce dal vivace motivo color marrone scuro, bianco e arancione, con due piccole macchie indaco, delle sue ali, che raggiungono l'apertura media di 45–50 mm. L'adulto di questa specie vive per circa undici mesi.

Biologia

Il bruco si nutre di foglie di ortica, mentre gli esemplari adulti prediligono le infiorescenze di piante come la Buddleja e la frutta in avanzata fase di maturazione.

Questa specie vive abitualmente in zone temperate, ma effettua delle migrazioni verso nord in primavera e occasionalmente in autunno - poi in direzione inversa.

È una delle ultime specie di farfalle avvistabili in nord Europa prima dell'arrivo dell'inverno, spesso mentre si posa sui fiori dell'edera nelle giornate di sole. Nel 2017 è stato lanciato un progetto europeo, da un gruppo di ricercatori dell'Università di Berna, per la mappatura di dettaglio della sua diffusione: i suoi avvistamenti da parte di appassionati entomologi potranno essere comunicati tramite un sistema di portali web e applicazioni sviluppate per i dispositivi mobili[2].

La Vanessa atalanta è anche nota per essere capace di cadere in stato di ibernazione; la colorazione degli esemplari che riemergono da questo stato è notevolmente più scura rispetto a quella dei nati in primavera. La farfalla, specialmente nelle zone dell'Europa meridionale, è comunque in grado di alzarsi in volo anche d'inverno se il tempo è bello.

Galleria d'immagini

Note

  1. ^ a b "Vanessa Fabricius, 1807" at Markku Savela's Lepidoptera and Some Other Life Forms
  2. ^ (EN) La migrazione dell’Atalanta, su Insect Migration & Ecology Lab, 28 aprile 2016. URL consultato il 30 marzo 2022.

Bibliografia

  • Tom Tolman, Richard Lewington, Guida delle Farfalle d'Europa e Nord Africa, Ricca editore, 2014, ISBN 978-88-6694-002-9
  • (EN) Capinera, J. L. (Ed.), Encyclopedia of Entomology, 4 voll., 2nd Ed., Dordrecht, Springer Science+Business Media B.V., 2008, pp. lxiii + 4346, ISBN 978-1-4020-6242-1, LCCN 2008930112, OCLC 837039413.
  • (EN) Kükenthal, W. (Ed.), Handbuch der Zoologie / Handbook of Zoology, Band 4: Arthropoda - 2. Hälfte: Insecta - Lepidoptera, moths and butterflies, a cura di Kristensen, N. P., collana Handbuch der Zoologie, Fischer, M. (Scientific Editor), Teilband/Part 35: Volume 1: Evolution, systematics, and biogeography, Berlino, New York, Walter de Gruyter, 1999 [1998], pp. x + 491, ISBN 978-3-11-015704-8, OCLC 174380917.
  • (EN) Scoble, M. J., The Lepidoptera: Form, Function and Diversity, seconda edizione, London, Oxford University Press & Natural History Museum, 2011 [1992], pp. xi, 404, ISBN 978-0-19-854952-9, LCCN 92004297, OCLC 25282932.
  • (EN) Stehr, F. W. (Ed.), Immature Insects, 2 volumi, seconda edizione, Dubuque, Iowa, Kendall/Hunt Pub. Co., 1991 [1987], pp. ix, 754, ISBN 978-0-8403-3702-3, LCCN 85081922, OCLC 13784377.
  • Tucker, Mike e Ceney, Bryan (1997) The Red Admiral Butterfly. Butterfly Conservation, Colchester, UK, 32p. ISBN 0-9522602-5-5

Voci correlate

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