Ardeidi in Valle Umbra: una presenza importante
Lo studio dell’avifauna migratoria condotto in questi ultimi anni ha permesso di rilevare la presenza di varie specie di ardeidi.
Passando lungo la Valle Umbra meridionale, specialmente tra Trevi e Campello sul Clitunno, è facile osservare aironi bianchi (Casmerodius albus L.) e cenerini (Ardea cinerea L.) e, più raramente, candide garzette (Egretta garzetta L.) dalle delicate piume allungate, bianche e sottili (‘egrette’), presenti sulla nuca.
Tra gli altri uccelli avvistati nelle nostre piccole aree palustri ricordiamo anche il falco di palude (Circus aeruginosus L.), la pantana (Tringa nebularia Gunnerus), la folaga (Fulica atra L.) e, soprattutto, la gallinella d’acqua (Gallinula chloropus L.).
Questi avvistamenti pongono in grande evidenza l’importanza che può assumere per tutta la Valle Umbra la salvaguardia delle aree paludose residuali, che possono confermarsi punti di sosta e riparo per diverse specie migratorie.
L’importanza delle piccole zone palustri vallive è legata anche alla presenza, in Umbria, di un’area protetta di grande rilevanza naturalistica: la palude di Colfiorito, ‘patrimonio dell’umanità’ secondo la dichiarazione della Convenzione Internazionale di Ramsar.
In questo specchio d’acqua degli Altipiani Plestini, nel cuore dell’Appennino, nidificano oltre 90 specie di uccelli sulle 197 specie rilevate come presenza.
Una annotazione per il birdwatcher
In volo è possibile identificare gli aironi e le garzette, così come i tarabusi e le nitticore, dalla sagoma caratterizzata da:
- collo retratto
- zampe tese
- belle ali aperte, appena un po’ sfrangiate