Colombina

630 1024 Ambiente e Biodiversità
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Nome comune: colombina solida
Specie: Corýdalis solida (L.) Clairv., Corydalis solida subsp. densiflora (J. & C. Presl) Arcang.

Famiglia: PAPAVERACEAE

La Corýdalis solida è una specie con piante alte 15-30 cm, presente nei boschi di latifoglie. È abbastanza diffusa, ma non molto frequente, in tutta la penisola italiana a quote comprese tra m 200 e m 1800 s.l.m.
  • I fiori roseo-purpurei con sfumature bianche, hanno corolla di 4 petali parzialmente saldati; il superiore si prolunga in uno sperone da quasi dritto a poco arcuato verso il basso.
  • I fusti sono eretti, non ramificati.
  • Il frutto consiste in una capsula a forma di siliqua, pendula a maturità, che contiene numerosi semi neri (con eleosoma – corpo pluricellulare, ricco di sostanze nutritive, particolarmente grassi, che si trova unito a certi semi e frutti, molto ricercato dalle formiche – da www.treccani.it/enciclopedia).
  • Il tubero è piccolo, persistente, pieno (solido, da cui il nome della specie), di 1-2,5 cm di diametro, con fibre radicali solo alla base.

Nome comune: colombina cava
Specie: Corydalis cava (L.) Schweigg. & Körte

Famiglia: PAPAVERACEAE

La Corýdalis cava è una specie con piante, latiginose, di piccole dimensioni, alte 15-30 cm. Vegeta nei boschi radi di latifoglie e al loro limitare, preferendo comunque la mezz’ombra; si trova anche tra le siepi, nei frutteti e nei vigneti, su terreni calcarei e calcarei-silicei, ricchi. La troviamo fino a 1000 m di quota; in Appennino può ‘salire’ sino a m 1700 s.l.m.
  • I fiori sono di colore dal rosa leggero, al violetto, al bianco, con la corolla formata da 4 petali di cui il superiore si prolunga in uno sperone allungato, inizialmente dritto, quindi ricurvo all’estremità verso il terreno. Si presenta con una ricca infiorescenza in grappoli terminali di 6-20 fiori.
  • I fusti sono corti, eretti, non ramificati, glabri, con foglie senza stipole.
  • Le foglie cauline, alterne, doppiamente tripennatosette, sono di colore verde-bluastro (glauco) e ricordano quelle dell’anemone dei boschi.
  • Il frutto è una siliqua, con stilo persistente, che si apre in due valve, contenente numerosi semi neri con eleosoma.
  • Il tubero, fascicolato, è globoso e cavo (da cui il nome specifico).

Specie simili

Schema tratto da www.actaplantarum.org

Corydalis solida (L.) Clairv. , colombina solida, si distingue dalla colombina cava per il tubero pieno (da cui il nome specifico), le brattee fiorali profondamente incise e lo sperone sensibilmente arcuato – specie, presente in tutte le regioni italiane, Umbria compresa.

Corydalis intermedia (L.) Mérat, colombina media, si distingue per le piante più basse (6-12 cm), le foglie inferiori con una grossa squama, l’infiorescenza povera di fiori di colore dal purpureo al bianco-rosato – specie non segnalata (al momento) in Umbria.

Corydalis pumila (Host) Rchb., colombina minore, pianta alta 7-20 cm, caratterizzata da una infiorescenza di pochi fiori di colore roseo-purpureo, sfumato di bianco – specie segnalata in Umbria e in diverse altre regioni italiane.

Corydalis capnoides (L.) Pers., colombina bianca, pianta senza bulbo, con fiori principalmente bianchi – specie non presente in Umbria, segnalata in alcune regioni dell’Italia settentrionale.

Tossicità

La tossicità delle Corýdalis è legata specialmente alla presenza di alcaloidi, di cui sono ricchi soprattutto i tuberi, ma che, comunque, sono presenti anche nelle parti epigee. Tra gli alcaloidi ricordiamo in particolare la bulbocapnina.

40 grammi di estratto di celidonia sono sufficienti a uccidere un uomo adulto, per arresto cardiaco. La maggiore percentuale di principi attivi è contenuta nelle radici.

Curiosità

Il nome del genere (Corydalis) deriva dal vocabolo greco (korydalis) che significa allodola.
Fa riferimento, probabilmente, allo sperone terminale del fiore che ricorda il dito posteriore delle allodole, o, forse, alla somiglianza del fiore alla crestina dello stesso uccello, un piccolo ciuffo erettile che l’animale mostra solo se allarmato.

Del genere Corydalis, nei parchi e nei giardini delle città si trovano diverse varietà coltivate, molto apprezzate perché formano facilmente bei tappeti di fiori dal rosa-violetto al crema, al viola intenso.

Logo ActaplantarumLink da Actaplantarum: Corydalis solida
Link da Actaplantarum:  Corydalis solida subsp. densiflora
Wikipedia

Corydalis solida

Corydalis solida
Scientific classification Edit this classification
Kingdom: Plantae
Clade: Tracheophytes
Clade: Angiosperms
Clade: Eudicots
Order: Ranunculales
Family: Papaveraceae
Genus: Corydalis
Species:
C. solida
Binomial name
Corydalis solida
Synonyms

Corydalis halleri (Willd.) Willd.

Corydalis solida, fumewort or bird-in-a-bush,[1] is a species of flowering plant in the family Papaveraceae, native to moist, shady habitats in northern Europe and Asia. Growing to 25 cm (10 in), it is a spring ephemeral, with foliage that appears in spring and dies down to its tuberous rootstock in summer. It is cultivated for its deeply divided, ferny leaves and narrow, long-spurred flowers which appear in spring. The flowers show color variation, and may be mauve, purple, red, or white.[2]

Systematics

The species was originally named in 1753 by Linnaeus as the variety solida of his Fumaria bulbosa. It was raised to the species F. solida by Philip Miller in 1771. Its current assignment to the genus Corydalis was made by Joseph Philippe de Clairville in 1811.[3]

Four subspecies are recognized:[3]

  • C. solida subsp. incisa Lidén
  • C. solida subsp. longicarpa Lidén
  • C. solida subsp. solida
  • C. solida subsp. subremota Popov ex Lidén & Zetterlund
Corydalis solida 'George Baker'

References

  1. ^ "BioLib: Biological library".
  2. ^ RHS A-Z encyclopedia of garden plants. United Kingdom: Dorling Kindersley. 2008. p. 1136. ISBN 978-1405332965.
  3. ^ a b Lidén, Magnus & Zetterlund, Henrik (1997). Corydalis : a gardener's guide and a monograph of the tuberous species. Pershore, UK: AGS Publications. ISBN 978-0-900048-66-1. pp. 40-47
  4. ^ "Corydalis solida subsp. incisa". RHS. Retrieved 12 April 2020.


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