Felce maschio

230 340 Ambiente e Biodiversità
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Nome comune: felce maschio
Specie: Dryopteris filix-mas (L.) Schott.

Famiglia: DRYOPTERIDACEAE

La felce maschio è una bella e grande felce, frequente nei boschi ombrosi.
Ha foglie monopennate, lunghe oltre 1 m, disposte a stella, pinnule frastagliate con bordi seghettati, sori reniformi.

Tossicità

La felce maschio veniva utilizzata per combattere le infestazioni da tenia sia negli uomini, sia negli animali.
Il veleno, contenuto principalmente nel rizoma ma anche nella porzione terminale della rachide della foglia, è conosciuto con il nome di filicina.
In letteratura sono noti casi letali di bambini trattati con composti derivati dalla felce maschio proprio per combattere le infestazioni da tenia.

Curiosità

La felce maschio è una delle felci a più rapido accrescimento primaverile, in questa specie, infatti, le cellule della foglia che spunterà in primavera sono già presenti nella gemma sotterranea sin dall’autunno precedente.
In primavera le giovani foglie arrotolate della felce maschio hanno una forma che richiama i bastoni vescovili.
Questa forma, comune anche ad altre felci, è dovuta al fatto che inizialmente la pagina inferiore delle foglie cresce più velocemente di quella superiore, non permettendo alla foglia stessa di distendersi.
Quando poi la pagina superiore recupera lo svantaggio e raggiunge in crescita quella inferiore, la foglia può distendersi ed assumere l’aspetto tipico, che, come detto, in questa Dryopteris è monopennato.

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Wikipedia

Dryopteris filix-mas

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Dryopteris filix-mas
Dryopteris filix-mas
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoPlantae
SottoregnoTracheophyta
DivisionePolypodiophyta
ClassePolypodiopsida
SottoclassePolypodiidae
OrdinePolypodiales
FamigliaDryopteridaceae
Genere
SpecieD. filix-mas
Nomenclatura binomiale
Dryopteris filix-mas
(L.) Schott
Sinonimi

Aspidium filix-mas

La felce maschio (Dryopteris filix-mas (L.) Schott) è una pianta appartenente alla famiglia Dryopteridaceae. È una delle felci più comune nei boschi ombrosi e freschi di castagno e di quercia. Forma rigogliosi cespugli che superano anche 1 m di altezza. Utilizzata anche come ornamentale nei giardini e nei vasi[1].

Etimologia

Il nome deriva dal genere Dryopteris, dal greco drys (quercia) e pteris (felce); gli antichi greci designavano con questo nome una felce che cresceva alla base delle querce.

Morfologia

Si tratta di una pianta perenne con rizoma sotterraneo che porta grandi fronde bipennatosette lunghe sino a 1,20 m; pinnule dentellate alla base confluenti; sori arrotondati, quasi sferici, superiormente appiattiti protetti da un indusio, disposti in file parallele alle nervature; i piccioli e le rachidi fogliari ricoperte da piccole squame brune e membranose dette palee. Il rizoma ha struttura interna polistelica e presenta in sezione una corona di fasci vascolari chiusi perifloematici; la sua superficie è coperta da epidermide con squame brune, sotto la quale vi è un ipoderma, poi il parenchima corticale con inclusi di amido e olio; negli spazi intercellulari di questo vi sono piccoli peli unicellulari secretori interni contenenti un'oleoresina (6,5-15%).

Habitat

Pianta comune nei boschi fino a 1700 m.

Riproduzione

Il periodo di sporificazione va da giugno ad agosto.

Usi

Le informazioni riportate non sono consigli medici e potrebbero non essere accurate. I contenuti hanno solo fine illustrativo e non sostituiscono il parere medico: leggi le avvertenze.
  • Parti usate: la droga vegetale è costituita dal rizoma suddiviso in pezzi cilindrici lunghi fino a 15 cm e del diametro di 2 cm. Alla superficie porta le palee, le radici avventizie e anche la base dei piccioli fogliari e risulta di sapore prima dolciastro e poi nauseante.
  • Principi attivi: sono contenuti nell'oleoresina secreta dai piccoli peli unicellulari interni; da questa vengono estratti l'essenza e l'olio contenenti i derivati del floroglucinolo il cui insieme costituisce la (24% dell'oleoresina).
  • Proprietà curative: la filicina è soprattutto attiva come antielmintico (in particolare contro la tenia) se assunta insieme a un purgante salino; risulta però assai tossica se assorbita a livello intestinale (non ingerirla a stomaco pieno, insieme ad alcool o a un purgante oleoso quale l'olio di ricino).
  • L'uso attuale è soprattutto veterinario, mentre quello umano è abbandonato.

Note

  1. ^ Rita, Felce maschio - Dryopteris filix-mas: Coltivazione e Cura, su L'eden di Fiori e Piante. URL consultato il 14 novembre 2021.

Bibliografia

  • Giovanni Galetti, Abruzzo in fiore, Menabò, 2008.
  • Royal Horticultural Society, Dictionary of Gardening, 2 - D to K, Macmillan, 1992, p. 113.

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