Focus le ERBE VELENOSE: presentazione
Ogni sostanza è veleno e nessuna è perfettamente innocua; soltanto la dose ne determina la velenosità…
Così scriveva Paracelso, alchimista, astrologo e medico svizzero, vissuto a cavallo tra il XV e il XVI secolo.
Oggi sappiamo che circa un terzo delle piante presenti in natura, e studiate dall’uomo, produce sostanze venefiche, ma non tutte le specie che appartengono a questo gruppo sono realmente pericolose per noi esseri umani.
In natura esistono molte piante che pur velenose, o comunque molto dannose, per l’uomo non lo sono per altri animali e viceversa.
Tutto questo ci ha indotto ad approfondire un poco l’argomento, soprattutto perché durante le escursioni ci è capitato di notare che molti toccano piante e assaggiano bacche senza avere una vera conoscenza della botanica e quindi senza possedere cognizioni specifiche sugli utilizzi delle specie presenti nella nostra flora.
Vari escursionisti, con cui abbiamo condiviso belle passeggiate, ci hanno confessato di non avere mai pensato che al di là dei funghi ci potessero essere specie botaniche veramente pericolose per l’uomo anche nel nostro territorio. In occasione di una tranquilla passeggiata lungo uno dei tanti sentieri che costellano la Valnerina, ad esempio, ci è capitato di fermare un ragazzino che stava per assaggiare le bacche della fusaggine, conosciuta anche con il nome di ‘berretta del prete’, Euonymus europaeus …
La ricerca si qui condotta ci ha mostrato che in alcune regioni italiane, e non solo, sono stati pubblicati vari articoli, diversi manualetti, veri e propri libri per ricordare come accanto alle piante ‘buone’ esistano piante che è meglio non cogliere e manipolare e che molte specie ritenute commestibili presentano comunque possibili controindicazioni, soprattutto se assunte da persone non in perfetta salute, da anziani, da bambini, da donne in gravidanza…
Vi è mai capitato di sentire nelle campagne parlare di quanto è buona la frittata con gli ‘ubbrici’ o con i ‘tabbi’?
Gli ‘ubbrici’ sono le cime più tenere del luppolo, ma con il termine ‘tabbi’ si indicano, in genere, i giovani germogli della vitalba, che è una ranuncolacea e che come tale contiene sostanze tossiche. Anche i getti più giovani di questa lianacea, i ‘tabbi’ appunto, contengono composti che possono creare più di un problema (anche grave) a persone particolarmente sensibili, ai sofferenti per problemi allo stomaco, al fegato e non solo, alle mamme in attesa, ai bimbi ecc. ecc.
Allora, pensando – come dicono i saggi – che prevenire è meglio di curare, allora, certamente… è meglio conoscere le piante prima di avventurarci nella raccolta di erbe spontanee e non solo, di bacche e radici, di fiori per il mazzolino delle erbe profumate!
Per tutto questo uno dei ‘focus’ di ‘MontagneAperte’, del nostro progetto di comunicazione ambientale e territoriale, è dedicato proprio alle erbe tossiche e velenose: per goderci al meglio ogni passeggiata nella natura.
Per tutto questo vi invitiamo a segnalarci altre piante che non abbiamo citato e che possono rientrare in questa fattispecie: per ampliare la conoscenza di tutti, a partire dalla nostra!
Le nostre pagine, ovviamente, non sono e non vogliono assolutamente presentarsi come un manuale esaustivo e definitivo sull’argomento, non ne avremmo comunque le competenze e questo ci piace ben evidenziarlo, ma le abbiamo scritte e le presentiamo come semplice introduzione a un argomento tanto vasto, complesso e articolato che, però, è bene avere in mente…
Con queste pagine dedicate alle erbe tossiche e velenose il nostro obiettivo non è fornire certezze: queste, in botanica come in tante altre discipline, si acquisiscono solo con tanto studio, esperienza sul campo, confronto con gli specialisti, approfondimenti…
Con queste pagine dedicate alle erbe tossiche e velenose il nostro obiettivo è… creare dubbi: grazie ai quali sorgerà spontanea la voglia di approfondire le nostre conoscenze, così da evitare ‘assaggi’ sgradevoli finanche pericolosi…
Così proseguiremo insieme lungo i tanti itinerari di conoscenza della nostra
CONOSCENZA IN CAMMINO!
In conclusione… Buone passeggiate a tutti!