In questo servizio del TG1 vengono intervistati gli esperti dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia in merito a questa voragine apertasi a seguito del terremoto del 30 ottobre 2016, registrato dall’INGV di magnitudo 6.5.
Lo squarcio che si è aperto nella terra è grande e profondo.
Le immagini mostrate da questo video sono decisamente indicative di quali forze agiscano durante eventi sismici di tale potenza.
Per i ricercatori dell’Università di Camerino e i tecnici della Regione Marche la formazione di questa voragine è legato al crollo di una dolina già conosciuta, presente nel lato sud-orientale della piana.
Gli eventi sismici avrebbero prodotto il collasso improvviso delle rocce sottostanti.
“Il fondo del pozzo – ha detto Gianni Scalella, geologo dell’Unicam, in una intervista – [si trova] ad appena 5 metri di profondità, è caratterizzato dalla presenza di torba, un segno della natura fluvio-lacustre del riempimento della piana”…