SCHEDA LIPU
Luì bianco (Phylloscopus bonelli) – Vieillot, 1819
EURING: 13070
SPEC Category 4
BERNA allegato II
Presente da aprile ad agosto
Nidificante
LEGENDA
- EURING = Codice EURING
- SPEC = Species of European Conservation Concern (Tucker e Heath, 1994)
- ItRDL = Lista Rossa degli uccelli nidificanti in Italia (Calvario, Gustin, Sarrocco, Gallo-Orsi, Bulgarini e Fraticelli che aggiorna la precedente Frugis e Schenk, 1981; Brichetti & Cambi, 1982)
- 79/409 = Direttiva CEE Uccelli Selvatici
- BERNA = Convenzione di Berna
- BONN = Convenzione di Bonn
Phylloscopus bonelli
Luì bianco | |
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Phylloscopus bonelli | |
Stato di conservazione | |
Rischio minimo[1] | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Phylum | Chordata |
Classe | Aves |
Sottoclasse | Neornithes |
Superordine | Neognathae |
Ordine | Passeriformes |
Sottordine | Oscines |
Infraordine | Passerida |
Superfamiglia | Sylvioidea |
Famiglia | Phylloscopidae |
Genere | Phylloscopus |
Specie | P. bonelli |
Nomenclatura binomiale | |
Phylloscopus bonelli (Vieillot, 1819) |
Il luì bianco (Phylloscopus bonelli (Vieillot, 1819)) è un uccello passeriforme in passato inquadrato nella famiglia Sylviidae, ma da una recente revisione filogenetica attribuito alla famiglia Phylloscopidae[2][3].
L'epiteto specifico rende omaggio all'ornitologo italiano Franco Andrea Bonelli (1784-1830).
Descrizione
Il luì bianco è lungo 11 – 12 cm e ha un'ampiezza alare di 18 - 19 cm. Il peso ammonta a circa 7 - 9 grammi.[senza fonte] La parte superiore è marrone grigia e ha una parte inferiore di colore bianco. L'uccellino ha una striscia al di sopra degli occhi di colore indistintamente bianco e un groppone giallastro. Le femmine e i maschi hanno la stessa colorazione.[4]
Biologia
Voce
Il suo richiamo assomiglia ad un lu-ìf, mentre il canto è una rapida ripetizione di una stessa nota: svi-svi-svi-svi-svi-svi.[4][5]
Alimentazione
Il luì bianco si nutre di insetti, molluschi, ragni e delle loro larve.[senza fonte]
Riproduzione
La maturità sessuale subentra dopo un anno. Il periodo principale per la cova va da maggio a luglio. Il nido a forma di forno in cotto fatto di fili d'erba, fogliame ed erba è nascosto nel terreno fra l'erba. La femmina depone 4 - 6 uova con puntini marroni. Le uova vengono riscaldate dalla femmina per 13 - 14 giorni. Gli uccelli giovani restano nel nido per 11 - 13 giorni.[senza fonte]
Distribuzione e habitat
Il luì bianco è un uccello migratore: nidifica nei paesi del Mediterraneo, dove è presente da aprile a settembre[senza fonte], per poi svernare in Africa, poco più a sud del Sahara. La popolazione globale è stimata in una decina di milioni di individui.[1]
Il suo habitat di nidificazione è costituito da boschi aperti di conifere o querce, con abbondante sottobosco. Nella parte meridionale del suo areale nidifica in montagna, mentre nella parte settentrionale lo si può trovare anche a bassa quota.[4]
I luì bianchi tornano ogni anno nei loro vecchi territori.[senza fonte]
Note
- ^ a b (EN) BirdLife International 2012, Phylloscopus bonelli, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
- ^ Alström P et al., Phylogeny and classification of the avian superfamily Sylvioidea (PDF), in Mol. Phylogenet. Evol. 2006; 38(2): 381–397. URL consultato l'8 settembre 2010 (archiviato dall'url originale il 2 novembre 2013).
- ^ (EN) F. Gill e D. Donsker (a cura di), Family Phylloscopidae, in IOC World Bird Names (ver 9.2), International Ornithologists’ Union, 2019. URL consultato l'8 maggio 2014.
- ^ a b c Lars Svensson, Guida degli uccelli d'Europa, Nord Africa e vicino oriente, Ricca Editore, 2009, p. 328, ISBN 978-88-6694-000-5.
- ^ (EN) Phylloscopus bonelli, su Xeno-canto, sharing bird sounds from around the world, Xeno-canto Foundation.
Voci correlate
Altri progetti
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file sul luì bianco
- Wikispecies contiene informazioni sul luì bianco
Collegamenti esterni
- Phylloscopus bonelli, in Avibase - il database degli uccelli nel mondo, Bird Studies Canada.
- Wester Bonelli's Warbler (Phylloscopus bonelli), su the Internet Bird Collection. URL consultato il 7 giugno 2015.