Mordigallina, centocchio dei campi, anagallide dei campi

1024 816 Ambiente e Biodiversità
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Nome comune: mordigallina, centocchio dei campi, anagallide dei campi
Specie: Anagallis arvensis L. [Lysimachia arvensis (L.) U. Manns & Anderb.]
Famiglia: PRIMULACEAE

La mordigallina è una piantina, prostrata, con fusti riccamente fogliosi, che fiorisce  da aprile a ottobre. È comunissima nei campi e ai margini dei boschi e delle strade ruderali.

  • I fiori sono rappresentati da piccole corolle rosso-aranciate, raramente blu.
  • I semi sono contenuti in capsule deiescenti.
  • le foglioline sono piccole, ovali, di colore verde chiaro.
  • La radice è fusiforme.
Tossicità

La parte aerea contiene varie sostanze tossiche tra cui saponine, tannino, flavonoidi.
Le parti più pericolose sono senza dubbio i semi.
Gli uccelli, compresi i volatili da cortile, che eventualmente se ne cibino, possono rimanere intossicati.
In caso di ingestione, questa piantina può rivelarsi tossica anche per l’uomo.

Curiosità

Secondo una tradizione popolare, il nome mordigallina deriva dagli effetti tossici della pianta sulle galline.

Wikipedia

Lysimachia arvensis

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Mordigallina
Lysimachia arvensis
Stato di conservazione
Specie non valutata
Classificazione APG IV
DominioEukaryota
RegnoPlantae
(clade)Angiosperme
(clade)Mesangiosperme
(clade)Eudicotiledoni
(clade)Eudicotiledoni centrali
(clade)Superasteridi
OrdineEricales
FamigliaPrimulaceae
GenereLysimachia
SpecieL. arvensis
Classificazione Cronquist
DominioEukaryota
RegnoPlantae
SottoregnoTracheobionta
DivisioneMagnoliophyta
ClasseMagnoliopsida
SottoclasseDilleniidae
OrdinePrimulales
FamigliaPrimulaceae
GenereLysimachia
SpecieL. arvensis
Nomenclatura binomiale
Lysimachia arvensis
(L.) U.Manns & Anderb., 2009
Sinonimi

Anagallis arvensis
L., 1753

Nomi comuni

Mordigallina
Centonchio rosso
Centonchio dei campi
Bellichina

La mordigallina (Lysimachia arvensis (L.) U.Manns & Anderb., 2009) è una pianta della famiglia delle Primulaceae[1][2]

In Abruzzo, dove è particolarmente diffusa, viene chiamata centurelle, da cui derivano diversi toponimi; tra questi la chiesa di Santa Maria dei Cintorelli nell'altopiano di Navelli e il monte Scindarella sul Gran Sasso d'Italia.

Descrizione

Pianta comune, annua, alta 5–15 cm; fusto ascendente foglie ovate opposte; calice con sepali acuminati; corolla rossa (raramente azzurra) larga 6–8 mm con lobi rotondi.

Il frutto è una pisside, cioè una capsula deiscente che nella parte superiore reca un opercolo circolare che a maturazione si apre trasversalmente per mezzo del distacco di un numero di denti più o meno elevato, liberando i semi.

Prima della fioritura è molto simile al centocchio, con cui è spesso confusa.[3][4]

Distribuzione e habitat

La specie ha un ampio areale che si estende dall'Europa sino all'Asia Centrale e all'Himalaya, dal Nord Africa sino all'Etiopia e alla penisola Arabica[1].

Fiorisce da aprile a settembre nei terreni incolti fino a 1200 m.

Proprietà

Tutta la pianta è considerata tossica per gli animali e per l'uomo. Se assunta in quantità importanti è potenzialmente letale. La dose letale è stimata a 1781.76 mg/kg[5]

Riferimenti nella cultura

Il fiore è quello che compare nel ciclo di romanzi "La Primula Rossa".

Note

  1. ^ a b (EN) Lysimachia arvensis, su Plants of the World Online, Royal Botanic Gardens, Kew. URL consultato l'11 ottobre 2023.
  2. ^ Scheda IPFI, Acta Plantarum Lysimachia arvensis, su actaplantarum.org. URL consultato il 20 aprile 2022.
  3. ^ Paola Marucci, Centocchio, la stellina dei prati, su Foglie di Alchemilla, 30 gennaio 2015. URL consultato il 7 gennaio 2021.
  4. ^ ▷Centocchio in cucina, come riconoscerlo ed utilizzarlo Le mie RICETTE con e senza, su Le mie RICETTE con e senza, 20 marzo 2018. URL consultato il 7 gennaio 2021.
  5. ^ Mordigallina, su WikiHerbalist. URL consultato il 10 aprile 2023.

Bibliografia

  • Giovanni Galetti, Abruzzo in fiore, Edizioni Menabò - Cooperativa Majambiente - 2008

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