Nome comune: mordigallina, centocchio dei campi, anagallide dei campi
Specie: Anagallis arvensis L. [Lysimachia arvensis (L.) U. Manns & Anderb.]
Famiglia: PRIMULACEAE
La mordigallina è una piantina, prostrata, con fusti riccamente fogliosi, che fiorisce da aprile a ottobre. È comunissima nei campi e ai margini dei boschi e delle strade ruderali.
- I fiori sono rappresentati da piccole corolle rosso-aranciate, raramente blu.
- I semi sono contenuti in capsule deiescenti.
- le foglioline sono piccole, ovali, di colore verde chiaro.
- La radice è fusiforme.
Tossicità
La parte aerea contiene varie sostanze tossiche tra cui saponine, tannino, flavonoidi.
Le parti più pericolose sono senza dubbio i semi.
Gli uccelli, compresi i volatili da cortile, che eventualmente se ne cibino, possono rimanere intossicati.
In caso di ingestione, questa piantina può rivelarsi tossica anche per l’uomo.
Curiosità
Secondo una tradizione popolare, il nome mordigallina deriva dagli effetti tossici della pianta sulle galline.
Link da Actaplantarum: Anagallis arvensis [Lysimachia arvensis]
Indice
Lysimachia arvensis
Mordigallina | |
---|---|
Lysimachia arvensis | |
Stato di conservazione | |
Classificazione APG IV | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
(clade) | Angiosperme |
(clade) | Mesangiosperme |
(clade) | Eudicotiledoni |
(clade) | Eudicotiledoni centrali |
(clade) | Superasteridi |
Ordine | Ericales |
Famiglia | Primulaceae |
Genere | Lysimachia |
Specie | L. arvensis |
Classificazione Cronquist | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
Sottoregno | Tracheobionta |
Divisione | Magnoliophyta |
Classe | Magnoliopsida |
Sottoclasse | Dilleniidae |
Ordine | Primulales |
Famiglia | Primulaceae |
Genere | Lysimachia |
Specie | L. arvensis |
Nomenclatura binomiale | |
Lysimachia arvensis (L.) U.Manns & Anderb., 2009 | |
Sinonimi | |
Anagallis arvensis | |
Nomi comuni | |
Mordigallina |
La mordigallina (Lysimachia arvensis (L.) U.Manns & Anderb., 2009) è una pianta della famiglia delle Primulaceae[1][2]
In Abruzzo, dove è particolarmente diffusa, viene chiamata centurelle, da cui derivano diversi toponimi; tra questi la chiesa di Santa Maria dei Cintorelli nell'altopiano di Navelli e il monte Scindarella sul Gran Sasso d'Italia.
Descrizione
Pianta comune, annua, alta 5–15 cm; fusto ascendente foglie ovate opposte; calice con sepali acuminati; corolla rossa (raramente azzurra) larga 6–8 mm con lobi rotondi.
Il frutto è una pisside, cioè una capsula deiscente che nella parte superiore reca un opercolo circolare che a maturazione si apre trasversalmente per mezzo del distacco di un numero di denti più o meno elevato, liberando i semi.
Prima della fioritura è molto simile al centocchio, con cui è spesso confusa.[3][4]
Distribuzione e habitat
La specie ha un ampio areale che si estende dall'Europa sino all'Asia Centrale e all'Himalaya, dal Nord Africa sino all'Etiopia e alla penisola Arabica[1].
Fiorisce da aprile a settembre nei terreni incolti fino a 1200 m.
Proprietà
Tutta la pianta è considerata tossica per gli animali e per l'uomo. Se assunta in quantità importanti è potenzialmente letale. La dose letale è stimata a 1781.76 mg/kg[5]
Riferimenti nella cultura
Il fiore è quello che compare nel ciclo di romanzi "La Primula Rossa".
Note
- ^ a b (EN) Lysimachia arvensis, su Plants of the World Online, Royal Botanic Gardens, Kew. URL consultato l'11 ottobre 2023.
- ^ Scheda IPFI, Acta Plantarum Lysimachia arvensis, su actaplantarum.org. URL consultato il 20 aprile 2022.
- ^ Paola Marucci, Centocchio, la stellina dei prati, su Foglie di Alchemilla, 30 gennaio 2015. URL consultato il 7 gennaio 2021.
- ^ ▷Centocchio in cucina, come riconoscerlo ed utilizzarlo Le mie RICETTE con e senza, su Le mie RICETTE con e senza, 20 marzo 2018. URL consultato il 7 gennaio 2021.
- ^ Mordigallina, su WikiHerbalist. URL consultato il 10 aprile 2023.
Bibliografia
- Giovanni Galetti, Abruzzo in fiore, Edizioni Menabò - Cooperativa Majambiente - 2008
Altri progetti
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