Neotinea ustulata, orchidea bruciacchiata

768 1024 Ambiente e Biodiversità
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Nome comune: orchidea bruciacchiata

Specie:  Neotinea ustulata (L.) R.M.Bateman, Pridgeon & M.W.Chase

Famiglia: ORCHIDACEAE 

Descrizione
È una pianta piccola, generalmente non più alta di 35 cm.
Le foglie sono lanceolate, le inferiori a rosetta, le superiori guainanti il fusto, quasi sino all’infiorescenza.
L’infiorescenza è dapprima conica, poi cilindrica, sempre densa e compatta: di aspetto inconfondibile specialmente all’inizio dell’antesi per i fiori di colore bruno scuro all’apice, da cui il nome popolare ‘bruciacchiata’ (e il nome specifico ustulata).
I sepali, infatti, sono molto scuri nei fiori in boccio e divengono progressivamente più chiari e sfumati di verde; complessivamente, formano un casco emisferico.
I petali sono nettamente più stretti e un poco più corti dei sepali; rimangono interamente nascosti all’interno del casco.
Il labello è profondamente trilobato, bianco con poche macchie porporine.
Lo sperone è molto corto, di colore biancastro e rivolto verso il basso.

Periodo fioritura
Da metà aprile-maggio a metà luglio.

Habitat
Pascoli magri, cespuglieti, su substrato calcareo o acido da asciutto a molto umido.

Dove è presente
Segnalata in tutta l’Italia peninsulare, nelle aree collinari e montane; diventa progressivamente più rara scendendo verso Sud.

Il genere
NEOTINEA Rchb.f., 1851

Logo ActaplantarumLink da Actaplantarum: Neotinea ustulata
Wikipedia

Neotinea ustulata

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Orchide bruciacchiata
Infiorescenza di Neotinea ustulata
Stato di conservazione
Rischio minimo[1]
Classificazione APG IV
DominioEukaryota
RegnoPlantae
(clade)Angiosperme
(clade)Mesangiosperme
(clade)Monocotiledoni
OrdineAsparagales
FamigliaOrchidaceae
SottofamigliaOrchidoideae
TribùOrchideae
SottotribùOrchidinae
GenereNeotinea
SpecieN. ustulata
Classificazione Cronquist
DominioEukaryota
RegnoPlantae
DivisioneMagnoliophyta
ClasseLiliopsida
OrdineOrchidales
FamigliaOrchidaceae
SottofamigliaOrchidoideae
TribùOrchideae
SottotribùOrchidinae
GenereNeotinea
SpecieN. ustulata
Nomenclatura binomiale
Neotinea ustulata
(L.) R.M.Bateman, Pridgeon & M.W.Chase, 1997
Sinonimi

Bas.:Orchis ustulata L.

Varietà
  • Neotinea ustulata var. aestivalis
    (Kumpel) Tali, Fay, Bateman, 2006

L'orchide bruciacchiata (Neotinea ustulata (L.) R.M.Bateman, Pridgeon & M.W.Chase, 1997) è una pianta appartenente alla famiglia delle Orchidacee.[2]

Descrizione

N. ustulata
var. aestivalis

È una pianta erbacea con fusto eretto, cilindrico, alto 15–35 cm.
Le foglie basali, ovato-lanceolate, sono riunite in una rosetta di 3-5 foglie, mentre le cauline, sono più piccole e squamiformi. I fiori sono riuniti in infiorescenze che raggruppano da 15 a 60 fiori, nerastri all'apice (da cui l'epiteto specifico ustulata = bruciacchiata), digradanti verso il porpora ed il bianco verso la base. I sepali e i petali formano un casco attorno al labello, trilobato, di colore dal bianco al rosa, macchiettato di rosso-porpora. Lo sperone è corto e leggermente ricurvo verso il basso.

Fiorisce da maggio a metà agosto.

Neotinea ustulata var. aestivalis (Kumpel) Tali, Fay, Bateman, 2006 a fioritura più tardiva (luglio-agosto), si distingue per l'altezza maggiore (sino a 80 cm) e per l'infiorescenza più densa (sino a 140 fiori).
In passato ritenuta una sottospecie, tale entità è oggi ritenuta una mera varietà, sulla base di studi che hanno dimostrato che le differenze genetiche tra le due popolazioni, con fioritura precoce e tardiva, sono minime, non sufficienti per giustificare il rango di sottospecie.[3]

Il numero cromosomico di Neotinea ustulata è 2n=42.

Biologia

L'impollinazione è entomofila ad opera di differenti specie di coleotteri e ditteri.

Distribuzione e habitat

È una specie diffusa in gran parte dell'Europa, sino al Caucaso.
In Italia è presente in tutto il territorio, escluse Sicilia e Sardegna.

Cresce in pascoli magri, prati e cespuglieti, su suoli sia calcarei che silicei, da 0 a 2100 m di altitudine.

Ibridi

Può dar luogo ad ibridi con altre specie tra i quali:

Note

  1. ^ (EN) Rankou, H. 2011, Neotinea ustulata, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020. URL consultato il 3 aprile 2021.
  2. ^ (EN) Neotinea ustulata, su Plants of the World Online, Royal Botanic Gardens, Kew. URL consultato il 3 aprile 2021.
  3. ^ (EN) Tali K., Fay M.F., Bateman R.M., Little genetic differentiation across europe between early-flowering and late-flowering populations of the rapidly declining orchid Neotinea ustulata, in Biol. Jour. Of the Linn. Soc. 2006; 87: 13-25.

Bibliografia

Voci correlate

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