Pararge aegeria – Linnaeus, 1758
Descrizione
Farfalla diurna della famiglia dei Ninfalidi
È diffusa e comune in tutta Italia, isole comprese.
Di grandezza media, ha ali brunastre con macchie dal panna al giallo che danno forma ad un disegno a scacchiera.
Sulle ali posteriori sono presenti diversi ocelli scuri con macchia centrale biancastra.
La pagina inferiore è più chiara e con disegni più simili ad una corteccia.
resenta tre generazioni annuali con sfarfallamento da fine marzo ad ottobre.
Tipica dei luoghi boscosi, ombrosi, ove esercita al meglio le sue capacità mimetiche legate alla livrea macchiettata, può trovarsi anche in zone soleggiate.
Gli adulti sono attratti dai rovi e dai fiori ma non disdegnano di posarsi anche sugli escrementi.
È una farfalla non particolarmente abile a volare e anche per questo ama le aree ombreggiate, ove si può posare cercando di confondersi tra le luci e le semioscurità della vegetazione.
Link da Moths and Butterflies of Europe and North Africa [www.leps.it]: Pararge aegeria – Linnaeus, 1758
Indice
Pararge aegeria
Pararge aegeria | |
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Pararge aegeria | |
Stato di conservazione | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Sottoregno | Eumetazoa |
Superphylum | Protostomia |
Phylum | Arthropoda |
Subphylum | Tracheata |
Superclasse | Hexapoda |
Classe | Insecta |
Sottoclasse | Pterygota |
Coorte | Endopterygota |
Superordine | Oligoneoptera |
Sezione | Panorpoidea |
Ordine | Lepidoptera |
Sottordine | Glossata |
Infraordine | Heteroneura |
Divisione | Ditrysia |
Superfamiglia | Papilionoidea |
Famiglia | Nymphalidae |
Sottofamiglia | Satyrinae |
Tribù | |
Sottotribù | |
Genere | |
Specie | P. aegeria |
Nomenclatura binomiale | |
Pararge aegeria (Linnaeus, 1758) | |
Sottospecie | |
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Pararge aegeria (Linnaeus, 1758) è un lepidottero diurno appartenente alla famiglia Nymphalidae, diffuso in Europa ad esclusione del nord della Scandinavia. Questo insetto è anche presente in Asia Minore, Caucaso, e Nordafrica[1].
Habitat ed ecologia
Questa specie è tipica delle aree boschive dove può essere trovata fino ad una altezza di 1,800 metri[1]. I bruchi si nutrono di diverse graminacee tra cui specie appartenenti al genere Poa e Festuca[1][2].
Periodo di volo
Lepidottero bivoltino; sfarfallamenti della I generazione tra marzo e giugno, della II generazione tra agosto e settembre; l'esemplare sverna come larva o come pupa.
Note
- ^ a b c van Swaay, C., Wynhoff, I., Verovnik, R., Wiemers, M., López Munguira, M., Maes, D., Sasic, M., Verstrael, T., Warren, M. & Settele, J., Pararge aegeria (Europe assessment), in The IUCN Red List of Threatened Species 2010.
- ^ Pararge aegeria, su farfalleitalia.it.
Bibliografia
- (EN) Kükenthal, W. (Ed.), Handbuch der Zoologie / Handbook of Zoology, Band 4: Arthropoda - 2. Hälfte: Insecta - Lepidoptera, moths and butterflies, a cura di Kristensen, N. P., collana Handbuch der Zoologie, Fischer, M. (Scientific Editor), Teilband/Part 35: Volume 1: Evolution, systematics, and biogeography, Berlino, New York, Walter de Gruyter, 1999 [1998], pp. x + 491, ISBN 978-3-11-015704-8, OCLC 174380917.
- (EN) Scoble, M. J., The Lepidoptera: Form, Function and Diversity, seconda edizione, London, Oxford University Press & Natural History Museum, 2011 [1992], pp. xi, 404, ISBN 978-0-19-854952-9, LCCN 92004297, OCLC 25282932.
- (EN) Stehr, F. W. (Ed.), Immature Insects, 2 volumi, seconda edizione, Dubuque, Iowa, Kendall/Hunt Pub. Co., 1991 [1987], pp. ix, 754, ISBN 978-0-8403-3702-3, LCCN 85081922, OCLC 13784377.
Voci correlate
- Coenonympha pamphilus
- Cyllopsis gemma
- Erebia christi
- Hipparchia aristaeus
- Lasiommata megera
- Maniola jurtina
- Melanargia
Altri progetti
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Pararge aegeria
- Wikispecies contiene informazioni su Pararge aegeria
Collegamenti esterni
- (EN) Taxon profile: Pararge aegeria, su BioLib.cz, Biological Library. URL consultato il 26 febbraio 2010.
- Fauna Europea: Pararge aegeria Archiviato il 5 marzo 2016 in Internet Archive. URL consultato il 26 febbraio 2010
- (EN) Global Butterflies Names URL consultato il 21 novembre 2014, su ucl.ac.uk.