Iconografia
Il santuario dedicato alla Madonna del Fosco sorge in comune di Giano, tra Castagnola e San Felice.
È stato edificato a protezione di un’edicola votiva eretta a ricordo di un’apparizione della Vergine avvenuta l’ultima domenica di giugno del 1413: qui la Madonna apparve a un giovane pastore, durante una flagellante pestilenza.
Nell’edicola, Ottaviano Nelli (pittore eugubino vissuto a cavallo tra il XIV e il XV secolo) fissò con la pittura la memoria del miracolo: vi è raffigurata la Vergine in piedi, che pone le mani sul capo di un fanciullo genuflesso, mentre un angelo reca in mano un giglio.
Protezione
Tra le tante processioni che hanno come meta questo santuario si ricorda quella che ogni due anni, la prima domenica di maggio, si svolge dalla chiesa parrocchiale di San Felice di Massa Martana, a ricordo di un antico voto.
La tradizione narra che nel Seicento un predicatore giunse nel territorio massetano per diffondere il Vangelo, ma come risultato ottenne solo di essere cacciato da quella cittadina ai cui abitanti annunciò severi castighi di Dio.
Quando iniziarono a manifestarsi gravi malattie, che decimavano la popolazione, nella speranza di ottenere il perdono e ritrovare la salute, la cittadinanza di Massa Martana fece il voto di compiere ogni due anni un pellegrinaggio al santuario della Madonna del Fosco, distante circa sedici chilometri, portando le statue custodite nella chiesa parrocchiale.
Una tradizione che continua ancora oggi.
[I curatori ringraziano la sig.ra Maria Luisa Rocchi dipendente della Comunità montana e cittadina di Massa Martana per le informazioni contenute nel paragrafo “Protezione” di questa scheda iconografica]