Iconografia
L’iconografia lo rappresenta spesso come un giovane imberbe (fu probabilmente il più giovane degli Apostoli), con l’aquila e il libro; altri suoi attributi sono il calice e il serpente: secondo una fonte apocrifa fu costretto a bere dal calice un veleno per non aver accettato di fare sacrifici agli dei, ma egli benedisse la coppa e da questa uscì un serpente.
Altro attributo è la penna, simbolo dello scrittore, legato all’attività di evangelista.
Vita
Figlio di Zebedeo e fratello minore di Giacomo, fu l’apostolo prediletto che rimase accanto al Messia sino alla morte in croce.
Dopo la resurrezione prese con sé la Vergine, a lui affidata dal Figlio.
Esiliato a Patmos, dopo aver evitato la morte in una pentola di olio bollente, scrisse l’Apocalisse.
Secondo la tradizione morì molto anziano all’epoca di Traiano (probabilmente tra il 98 e il 117).
Protezione
È protettore di librai, scrittori, teologi, artisti, templari, cartolari, tipografi.
La festività cade il 27 dicembre in Occidente, il 26 settembre in Oriente.