Iconografia
È rappresentato con il saio marrone e il cingolo, e ha come principale attributo le stimmate; le immagini più antiche lo raffigurano gracile, minuto e sofferente, spesso con un crocifisso in mano.
Vita
Nacque ad Assisi nel 1181.
Battezzato con il nome di Giovanni, fu in seguito chiamato Francesco perché la madre era della regione francese della Provenza.
Visse una gioventù spensierata e licenziosa.
Nel 1204, mentre si recava in Puglia per combattere al fianco di Gualtiero di Brienne, nei pressi di Spoleto ebbe una visione che cambiò sostanzialmente la sua esistenza.
Tornato ad Assisi l’incontro con il lebbroso, che tutti evitavano, e il messaggio del crocifisso di san Damiano, determinarono la sua definitiva conversione a una vita interamente dedicata a Dio e ai bisognosi.
Fondò l’ordine dei Frati minori e andò a predicare sino in Terra Santa.
Sul monte Verna ricevette le stimmate che, nell’iconografia, rappresentano i suoi attributi di santità.
Compose la sua opera più famosa, il Cantico delle creature, in San Damiano, quando ormai la malattia lo aveva reso quasi cieco.
Morì il 3 ottobre 1226.
Protezione
Canonizzato nel 1228, divenne da subito uno dei santi più importanti e popolari della cristianità; è il patrono d’Italia.
È protettore di commercianti, cordai, ecologi ed ecologisti, floricoltori, mercanti, tappezzieri e poeti.
La festività cade il 4 ottobre.