Raffaele Arcangelo

1024 397 Edicole sacre a Trevi
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Iconografia

Nell’iconografia medievale è dipinto come un pellegrino; in altri periodi è raffigurato come un angelo alato in compagnia di un giovane, che spesso tiene stretto nella mano un pesce.
Queste rappresentazioni sono legate a quanto narrato nella Bibbia e più precisamente nel Libro di Tobia.
In questo si racconta che sotto mentite spoglie (solo alla fine rivelerà di essere un angelo) Raffaele aiutò il piccolo Tobia, figlio di Tobi uomo giusto e timorato di Dio divenuto povero e cieco, a superare una serie di prove (tra queste l’iconografia richiama in particolare l’episodio in cui Raffaele salva il giovane da un pesce che voleva mangiargli un piede), fino a dargli le indicazioni per guarire dalla cecità lo stesso padre.

Protezione

Per il racconto biblico citato nella Iconografia è considerato il protettore di ciechi, adolescenti e di chi si mette in viaggio; è, inoltre, venerato nella sua veste di guaritore.

Si festeggia con gli altri arcangeli, Gabriele e Michele, il 29 settembre.

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