EDIFICIO
DESCRIZIONE
Maestà realizzata in mattoni, con il tettuccio in cemento, ricostruita al posto di un’edicola preesistente, abbattuta per l’allargamento della strada
DATAZIONE
1965
STATO DI CONSERVAZIONE
Buono
IMMAGINE
ICONOGRAFIA
Sacra Famiglia
TECNICA E STATO DI CONSERVAZIONE
Quadro con stampa; stato di conservazione buono
OSSERVAZIONI E RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
Riferimenti bibliografici: Quirino, 1987, p. 87
RILEVATORE
Franco Spellani
SCHEDA TRATTA DAL VOLUME
Sacra Famiglia
Stampa, 1965
Cannaiola è una popolosa frazione del piano che si è sviluppata soltanto in età moderna, col procedere dei lavori di bonifica. Il primitivo nucleo di abitazioni doveva trovarsi più a est, in un luogo di facile impaludamento. Nel 1540 il Comune fece costruire il castello (Castel Novo), come ricovero della popolazione e del bestiame in caso di pericolo. La costruzione ha ancora le mura perimetrali integre, ma è completamente fagocitata dal cimitero, mentre l’antico fossato, un tempo pescosissimo, è completamente scomparso. Dal 1863 fu parroco di Cannaiola don Pietro Bonilli, un prete straordinario che per ben trentaquattro anni prodigò tutto se stesso per la crescita spirituale e materiale dei suoi parrocchiani. Qui istituì la prima casa di accoglienza e fondò la congregazione delle suore della Sacra Famiglia, tuttora operanti in vari continenti. Proclamato beato nel 1988, le sue spoglie mortali sono esposte alla venerazione nell’ex chiesa parrocchiale, divenuta il suo santuario.
L’attuale edicola in mattoni è stata costruita in sostituzione di una preesistente, abbattuta per consentire l’allargamento della strada.
Bibliografia
R. Quirino, 1987, p. 87