STORIA DEL LUOGO
La rappresentazione del mito profano della metamorfosi di Atteone con le donne al bagno, proprio davanti alla chiesa di S. Giovanni,viene messo in relazione dagli storici con l’uso, diffuso in tutta Europa, di abluzioni nella notte di mezza estate (24 giugno, festa di S. Giovanni) a scopo terapeutico e propiziatorio per la fertilità: a Trevi è documentata la tradizione di pellegrinaggi di donne a S. Maria di Pietrarossa, per lavarsi con “l’acqua di S. Giovanni”, la notte di S. Giovanni e S. Ambrogio
EDIFICIO
DESCRIZIONE
Monogramma bernardiniano, unico superstite di tre tondi che fino a qualche anno addietro erano visibili alla base di un grande dipinto monocromo che interessatutta la superficie di una parete di abitazione privata
DATAZIONE
1500 ca.
IMMAGINE
ICONOGRAFIA
È rappresentato il mito di Diana e Atteone: a sinistra vi sono tre dee al bagno e al centro Atteone, con la testa di cervo, in procinto di essere sbranato dai propri cani
DATAZIONE
1512
TECNICA E STATO DI CONSERVAZIONE
Dipinto; stato di conservazione cattivo
OSSERVAZIONI E RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
Consolidato nei primi anni ’90, senza una benché minima protezione dagli agenti atmosferici, versa di nuovo in condizioni precarie.
La data era leggibile fino al 1980.
Riferimenti bibliografici: Nessi-Ceccaroni, 1979, p. 107; Benazzi, 1987, p. 442
ISCRIZIONI
DEA DYANA
ACTEON EGO / SVM DOMINVM / COGNOSCITE / VESTRVM
A.D. MCCCCCXII
RILEVATORE
Franco Spellani
DATA DI RILEVAZIONE
27/02/2003