Una presa di coscienza…
Presentare un prodotto culturale è sempre un momento di grande soddisfazione.
Per queste opere, infatti, i finanziamenti sono sempre più ridotti e riuscire in queste realizzazioni è per un amministratore pubblico impresa, attenta e puntuale, di ricerca certosina d’investimenti.
Stanziamenti difficili da trovare, ma fondamentali per chi crede che il futuro della nostra terra non possa che passare per lo sviluppo equo e sostenibile del territorio e, quindi, anche attraverso la difesa e la valorizzazione delle peculiarità che lo rendono unico e originale.
Per un amministratore pubblico riuscire in queste iniziative equivale, in primo luogo, a crederci fermamente, ma vuol dire anche riuscire a condividere questi valori con il personale dell’Ente che amministra: così il progetto può travalicare i confini della mera attività lavorativa, per giungere a essere momento alto di comunione d’intenti, elemento fondamentale per assicurare la migliore riuscita di ogni idea, specialmente laddove esistono adeguate competenze e professionalità interne in grado di garantire il valore aggiunto che può fare la differenza.Tutto ciò, a mio avviso, è accaduto nella realizzazione complessiva di questo progetto ed è, pertanto, con ancora maggiore soddisfazione che presento il volume dedicato alle edicole sacre nel territorio della Comunità montana dei Monti Martani e del Serano. Un progetto avviato dal mio predecessore, Gianfranco Lipparelli, continuato da questa Amministrazione nel primo anno del suo mandato con la pubblicazione dell’atlante multimediale, sia su web-CD, sia sul portale web dell’Ente, e ora giunto alla sua più felice conclusione con la realizzazione del volume; questo racchiude oltre quattrocento edicole, scelte tra le più significative e interessanti delle oltre novecento presenti nel territorio stesso. Un progetto editoriale in cui abbiamo investito con forza e convinzione, assolutamente consapevoli dell’importanza del lavoro.
Colgo, quindi, l’occasione per citare e ringraziare gli autori del censimento: Paolo Montani (purtroppo recentemente scomparso, a cui ci sentiamo di dedicare questo volume) e Antonio di Bitonto per Acquasparta,Antonio Lanari per Bevagna, Domizio Natali per Campello sul Clitunno, Alfiero D’Agata per Castel Ritaldi, Felice Santini per Giano dell’Umbria, Rita Paoli per Gualdo Cattaneo, Edoardo Antonelli e il parroco don Francesco Valentini per Massa Martana, Silvestro Nessi per Montefalco, Roberto Quirino per Spoleto, Franco Spellani per Trevi.
Un ringraziamento speciale, a nome di tutta l’Amministrazione, lo devo alla Fondazione Cassa di Risparmio di Spoleto e al suo Presidente per il contributo assicurato alla pubblicazione, e al Prof. Bruno Toscano che anche in questa occasione è stato generoso di consigli e ha voluto onorarci con l’«Introduzione» al volume.
Ringrazio, infine, i sindaci di Bevagna, Massa Martana, Spoleto e Trevi per la sensibilità dimostrata verso questo importante progetto della Comunità montana, contribuendo con un loro, sia pur piccolo finanziamento, alla realizzazione dell’opera.
In conclusione di questi brevi note di presentazione rivolgo a tutti un invito: che le amministrazioni pubbliche, le istituzioni private e tutti i cittadini interessati possano lavorare sinergicamente per assicurare la conservazione delle opere censite, per permettere di tramandarle alle future generazioni e poterle apprezzare nel tempo per quello che realmente sono, vere eccellenze del nostro territorio. Auspico, infine, come proclamava un colto sacerdote trevano, che con la collaborazione di tutti si eviti in futuro, com’è invece purtroppo accaduto in passato, di mandare in miseria monumenti di pregio per sostituirli con opere prive di qualsiasi valore artistico. Il nostro lavoro deve servire anche a questo, a una presa di coscienza dell’importante patrimonio rappresentato da molte di queste edicole sacre, per evitare il ripetersi di accadimenti davvero poco edificanti.
Vincenza Campagnani, Presidente della Comunità montana dei Monti Martani e del Serano