- Per mondare la casa dai cattivi odori, si usava strofinare più volte il pavimento con erbe fragranti ed aromatiche sino a completa bonifica dagli olezzi malsani
- Rametti di rosmarino (o vasetti con la pianta vegetante) erano tenuti in casa per purificare l’aria, specie nelle giornate autunnali e invernali, quando, per preservare il calore interno, si era soliti arieggiare poco gli ambienti
- Vasi di basilico e geranio erano posti sui davanzali delle finestre per tenere lontani gli insetti – specialmente le zanzare, che abbondavano negli specchi palustri e nelle pozze di acqua stagnante lungo i corsi d’acqua della valle
- Le foglie di sambuco erano utilizzate per evitare l’ingresso indesiderato in casa delle mosche e preservare, così, l’igiene dei cibi e dell’abitazione.
Menta, origano e ruta, poste in dispensa, evitavano che le formiche circolassero tra le vivande - Foglie di alloro messe nei sacchetti della farina o dei legumi secchi (fagioli, lenticchie, ceci, ecc.) evitavano la nascita di larve e farfalline, preservando questi alimenti nel tempo
- Bustine riempite di lavanda, o rametti di spigo appesi negli armadi, servivano a profumare gli indumenti e a tenere lontane le tarme
- Un’acqua aromatica, ottenuta bollendo erbe odorose, tra le quali ricordiamo l’alloro, la salvia, il rosmarino, la maggiorana, la lavanda, ecc., era spesso utilizzata come liquido di risciacquo per profumare e purificare la biancheria
Nota bene!
Attenzione!
Prima dell’uso, verificare sempre la propria sensibilità alle piante utilizzate. Valutare sempre l’utilizzo con un medico!