Itinerario: Itinerario 05 ‘Trevi 4 passi’ – Da Coste (la Renacciola) a Ponze
Tempo: 1 ore 30′ circa (fino a Ponze)
Dislivello salita: 250 m circa (fino a Ponze)
Difficoltà: E
Rilevatore: Tiziana Ravagli, Giampaolo Filippucci
Autore della scheda: Tiziana Ravagli, Giampaolo Filippucci
Questo itinerario è stato pubblicato nel volumeTrevi quattro passi tra storia e natura, 1998; non è segnalato sul terreno, ma interseca e in parte interessa tratti di sentieri con segnavia; è stato riprodotto con QGIS dalla carta pubblicata con il volume, successivamente georeferenziata: quindi, non è il frutto di un rilievo con GPS sul terreno, ma di una rielaborazione cartografica di tracciati, ovviamente realmente percorsi più volte e derivanti da una profonda conoscenza del territorio. Attualmente, tuttavia, i percorsi pubblicati nel volume non sono soggetti a manutenzione e quindi è possibile che alcuni tratti non siano completamente, facilmente, percorribili. Nel medesimo luogo, inoltre, si possono trovare, da un anno all’altro, delle modifiche/varianti legate alla continua evoluzione di un territorio che pure di grande respiro ambientale e paesaggistico è comunque, almeno in certe zone, fortemente antropizzato, con boschi e pascoli tuttora utilizzati. Strade e piste per la gestione dei boschi possono apportare nel breve periodo di qualche stagione di taglio modifiche anche importanti alla viabilità minore, così come le carrarecce realizzate per combattere la piaga degli incendi boschivi. Il nostro impegno è di segnalare eventuali problemi non appena ne veniamo a conoscenza. L’impegno di tutti è di prestare la massima attenzione nel percorrere tutti i sentieri, anche i più facili, specie in situazioni di evidente variabilità atmosferica e in caso di nebbia. Ci piace infine ricordare questo aforisma: ‘Non esiste la montagna facile o quella difficile. Esiste solo la montagna!’
Il punto di partenza è fissato poco oltre l’abitato di Coste, presso la fonte de ‘la Renacciola”, lungo la strada che sale alle Brunette.
In prossimità della fonte, sulla destra salendo, una rientranza della strada consente di parcheggiare.
Per il ritorno si suggerisce Ponze-Campolungo-Fosso Venerino (variante 5.1 – circa un’ora di cammino).
Per la MTB si consiglia di tornare salendo verso gli altopiani delle Brunette e da qui, per strada sterrata, a Coste.
Attenzione: la strada è molto sassosa e scoscesa.
Un buon punto sosta lo troviamo presso il Pozzo Conserva (acqua non potabile).
Questo percorso è adatto per tutta la famiglia.
Lasciata, dunque, l’automobile in corrispondenza de “la Renacciola” (quota m 724 s.l.m. – rilievo cartografico I.G.M.) si prosegue a piedi, lungo la strada principale, per poche decine di metri. In corrispondenza di una curva si nota una carrareccia che si inoltra verso sinistra nel bosco.
La prendiamo e proseguiamo sempre con questa stradina anche quando, in corrispondenza di un cancello che pare interromperla, diviene un piccolo sentiero che passa a sinistra del cancello stesso. Giungiamo a Case Bosco, piccolo borgo in parte già ristrutturato, sito alla quota cartografica di m 687 s.l.m.
Attraversiamo questo gruppetto di case evitando di prendere un sentiero che scende direttamente.
Questo conduce ad un’emergenza storica del territorio trevano.
Si tratta dell’agglomerato edilizio di Golaperta, con la chiesetta di Santa Maria di Pelano.
Il nostro itinerario continua seguendo la segnaletica del C.A.I., ovvero la bandierina rossa-bianca-rossa. Andiamo così in direzione di Case Colle, altro borghetto chiaramente in fase di ristrutturazione. Usciti da Case Bosco, al bivio seguente, prendiamo la carrareccia a destra. Attraversiamo un fosso. A monte notiamo una briglia in cemento. Continuiamo lungo la strada che costeggia il corso d’acqua e che, in corrispondenza di Case Colle, può essere asfaltata. Entriamo nel borghetto, quindi svoltiamo a sinistra, percorrendo uno stretto sentiero in direzione di una edicola. Questa è dedicata a San Silvestro, della cui immagine restano invero poche tracce, rigonfie di umidità.
Risaliamo e svoltiamo a destra. Quindi, prendiamo la stradicciola sulla sinistra che conduce ad una sbarra.
La superiamo e proseguiamo nel bosco sempre lungo la carrareccia, ben attenti a non prendere alcuna delle deviazioni, più o meno evidenti, che si aprono sulla sinistra.
Questa mulattiera, dapprima molto dolcemente, quindi appena un po’ più faticosamente, anche con tornanti, ci condurrà al valico che divide Coste da Ponze.
Quasi in corrispondenza del passo troveremo un pozzo, con due abbeveratoi per il bestiame, ristrutturato da poco: Pozzo Conserva.
Siamo giunti alla quota topografica, rilievo tavoletta I.G.M., di m 910 s.l.m. Se prendiamo la stradina sulla sinistra, oltre il pozzo, arriviamo al Rifugio di Colle Maggio. Una sbarra impedisce l’accesso ai mezzi non autorizzati.
Noi proseguiamo dirigendoci appena un poco verso NNE.
In brevissimo incontreremo un ampia carrareccia che, scendendo, ci porterà all’abitato di Ponze (quota m 864 s.l.m.- rilievo cartografico I.G.M.).
Variante di discesa.
Dopo un breve giro nel paese di Ponze possiamo scegliere, per ritornare, tra due soluzioni.
La prima, la più ovvia, consiste nel rifare la strada già conosciuta. Per la seconda, invece, dobbiamo ripercorrere l’ultimo tratto della carrareccia, sino ad una edicola. Da qui proseguiamo in salita. La strada ci condurrà sino agli altipiani delle Brunette e al toponimo ‘le Casette’, alla quota di m 1225 s.l.m. – rilievo cartografico tavoletta I.G.M. – tra Monte Lagarella e Monte Brunette.
In questi prati troviamo, probabilmente, la più ricca fioritura di narcisi (Narcissus poeticus) della dorsale Serano-Brunette.
Da ‘le Casette’ continuiamo a scendere per quello che ormai è diventato uno stradone polveroso che ci riporta, superando molti tornanti, proprio a ‘la Renacciola’.
Consigliamo quest’ultima soluzione a chi avrà affrontato il percorso in mountain-byke.
Per gli altri, a nostro avviso, la soluzione migliore è di ritornare per la stessa strada che, come abbiamo già avuto modo di constatare, si sviluppa in un’area particolarmente ricca di vegetazione boschiva ed è tutta compresa tra ameni borghetti montani.
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