Itinerario: Itinerario 13 ‘Trevi 4 passi’ – Da Casette di Coste al piano di Rio Secco e fonte Morigo e ritorno per cresta
Tempo: 4 ore circa
Dislivello salita: 250 m circa
Difficoltà: E
Rilevatore: Tiziana Ravagli, Giampaolo Filippucci
Autore della scheda: Tiziana Ravagli, Giampaolo Filippucci
Questo itinerario è stato pubblicato nel volume Trevi quattro passi tra storia e natura, 1998; non è segnalato sul terreno, ma interseca e in parte interessa (piccoli) tratti di sentieri con segnavia; è stato riprodotto con QGIS dalla carta pubblicata con il volume, successivamente georeferenziata: quindi, non è il frutto di un rilievo con GPS sul terreno, ma di una rielaborazione cartografica di tracciati, ovviamente realmente percorsi più volte e derivanti da una profonda conoscenza del territorio. Attualmente, tuttavia, i percorsi pubblicati nel volume non sono soggetti a manutenzione e quindi è possibile che alcuni tratti non siano completamente, facilmente, percorribili. Nel medesimo luogo, inoltre, si possono trovare, da un anno all’altro, delle modifiche/varianti legate alla continua evoluzione di un territorio che pure di grande respiro ambientale e paesaggistico è comunque, almeno in certe zone, fortemente antropizzato, con boschi e pascoli tuttora utilizzati. Strade e piste per la gestione dei boschi possono apportare nel breve periodo di qualche stagione di taglio modifiche anche importanti alla viabilità minore, così come le carrarecce realizzate per combattere la piaga degli incendi boschivi. Il nostro impegno è di segnalare eventuali problemi non appena ne veniamo a conoscenza. L’impegno di tutti è di prestare la massima attenzione nel percorrere tutti i sentieri, anche i più facili, specie in situazioni di evidente variabilità atmosferica e in caso di nebbia. Ci piace infine ricordare questo aforisma: ‘Non esiste la montagna facile o quella difficile. Esiste solo la montagna!’
Il punto di partenza è fissato presso la località le Casette, facilmente raggiungibile da Coste con l’auto, seguendo la strada sterrata che sale alle Brunette.
Ricordiamo che è vietato parcheggiare sui prati.
Un luogo adatto per una sosta è presso fonte Morigo (acqua non potabile).
Questo percorso è adatto per tutta la famiglia.
Transitando lungo le creste, ricordiamo di porre la dovuta accortezza in caso di temporale.
In tutta la zona, nel periodo del pascolo, si possono incontrare i cani dei pastori: attenzione a non infastidirli.
Partiamo dal toponimo Casette, facilmente raggiungibile con strada sterrata dalla località Coste.
Lasciata l’automobile lungo la strada, proseguiamo a piedi lungo la stessa.
Superiamo, lasciandoli a destra, il Piano di Rio Secco (con il pozzo ed una stalla di recente costruzione) ed alcune aree pic-nic, sino ad un cancello rudimentale.
Volendo, possiamo scendere direttamente e arriveremo in breve alla villa di Rio Secco o Rivo Secco.
Per seguire il nostro percorso, invece, dal cancello di legno prendiamo subito a destra un sentiero, ora più, ora meno evidente, che risale il versante settentrionale del Monte Galandino (degli ‘ometti’ di pietra potranno aiutarci a seguire il giusto cammino).
Entriamo nel bosco sempre seguendone le tracce; attraversiamo un tratto di recente tagliata, mantenendoci preferibilmente in alto, al margine tra il bosco e i pascoli sommitali, in direzione dapprima sud sud-ovest e quindi sud-ovest.
Superiamo così diversi fossati, incontrando sistematicamente nella parte più alta degli impluvi, all’interno della fascia boscata, il sentiero.
Giungiamo al fosso che fa da confine tra i comuni di Campello e Trevi, confine reso evidente da una recinzione con filo spinato.
La attraversiamo nel punto più facile, individuabile risalendo leggermente, e continuiamo al solito ora per sentiero più evidente (nella parte alta del bosco) ora semplicemente intuendone le tracce (sui pascoli), mantenendoci sempre in direzione sud-ovest.
Attraversiamo ‘speroni’ pascolivi compresi tra una fascia di bosco e la successiva sino a raggiungere Fonte Morigo (quota topografica m 1271 s.l.m.).
La fonte è un pozzo cisterna, con 6 abbeveratoi e l’iscrizione C.A. C.M. 15.11.90.
Di fronte alla fonte notiamo una carrareccia che conduce alla valle di Pettino.
Volendo raggiungere tale località, nel comune di Campello sul Clitunno, possiamo seguirla.
Lasciamo in alto altri abbeveratoi ed una piccola pozza per l’abbeveraggio del bestiame.
Al primo bivio evidente, prendiamo la strada a monte, superiamo un cancello di legno e proseguiamo, camminando sempre in una bellissima faggeta.
Sopra di noi rileviamo la presenza di un altro pozzo-conserva con abbeveratoi.
Al bivio successivo possiamo voltare a sinistra e scendere alla strada detta ‘Sellanese’ (asfaltata), oppure proseguire diritti per arrivare al centro del paese, presso un famoso ristorante.
Dalla ‘Sellanese’, possiamo egualmente raggiungere, in breve e facilmente, la località Pettino con le sue frazioni Case Colle, Il Palazzo, Case Castiglioni.
Continuiamo, dunque, lungo il sentiero evidente che pare rientrare nel bosco e che rappresenta la naturale prosecuzione, dopo Fonte Morigo, del sentiero con il quale siamo qui giunti. Questo nuovo tratto che ci apprestiamo a percorrere si sviluppa circa a mezza costa.
Il sentiero in breve rimpicciolisce ed esce sui prati, sempre mantenendosi approssimativamente alla stessa quota.
Dopo averlo seguito per una decina di minuti circa, incontriamo, poco in basso, una troscia impermeabilizzata, detta troscia Forcatura, posta al confine tra i territori di due comunanze agrarie. Da qui iniziamo a risalire il monte verso la cresta che raggiungiamo in breve tempo zig-zagando tra piccoli affioramenti rocciosi, calcarei.
Si tratta della cresta che conduce alla cima di Monte Brunette.
Questa funge non solo da spartiacque ma anche da confine tra i Comuni di Campello e di Trevi.
Al solito, la recinzione con fili spinati indicherà il confine tra due Comunanze Agrarie, quella di Pettino, da un lato, e di Coste, dall’altro.
Il filo spinato delimita le aree in cui gli utenti di ciascuna possono esercitare il proprio diritto al pascolo.
Percorriamo le creste verso Monte Brunette, in direzione nord est. Un’altra troscia sarà visibile sulla sinistra, in basso.
Arrivati ad un crocicchio di recinzioni, che superiamo facilmente con uno scalandrino di legno, rientriamo nel comune di Trevi e raggiungiamo, in breve, la sommità del monte.
Qui troviamo un riferimento trigonometrico (quota topografica m 1421 s.l.m.).
Abbiamo già superato il punto più alto della nostra escursione (m 1422 s.l.m.).
Possiamo notare che, superato il crocicchio descritto, su un paletto della recinzione è visibile una bandierina, a campi rosso-bianco-rosso, segnavie del C.A.I. Nelle vicinanze, disegnata su un sasso, una freccia rossa indica la direzione di Pettino.
Questa segnaletica è relativa ad un sentiero riportato sulla carta dei sentieri, realizzata dalla Sezione di Spoleto del Club Alpino Italiano.
Affacciandoci verso nord, scorgiamo ‘le Casette’ da cui è iniziato questo facile, interessante itinerario.
Le raggiungiamo in breve scendendo lungo il versante pascolivo.
Intercettando e seguendo, in ultimo, una carrareccia che collega una delle casette alla strada (sterrata) principale, ritroveremo il punto di partenza di questo percorso.
Download itinerario
L’itinerario può essere scaricato per utilizzarlo con i dispositivi GPS, le applicazioni GPS dei dispositivi Android, iOS, ecc., e per elaborarlo con i più diffusi software GIS.