In occasione della festa di Sant’Antonio Abate, 17 gennaio, sul sagrato delle chiese, o sulle piazze antistanti, si svolgeva la benedizione degli animali.
Questa cerimonia deriva dal fatto che il santo, monaco ed eremita egiziano, vissuto nel III secolo, è considerato il protettore dei pastori, dei contadini e degli animali.
Nell’occasione della festa titolare, contadini e pastori usavano portare una rappresentanza del proprio bestiame alla cerimonia della benedizione, per favorirne lo stato di salute, elemento certamente di fondamentale importanza nell’economia prevalentemente agro-zootecnica di un tempo.
A San Lorenzo, dove il rito era particolarmente sentito, la cerimonia si concludeva con una breve processione intorno all’antico castello.
Nelle chiese di alcune frazioni del territorio trevano questa tradizione continua ancora, seppure in tono minore rispetto al passato.
Annotiamo che mentre una volta la benedizione era particolarmente rivolta agli animali da lavoro, oggi sui sagrati delle chiese sono portati soprattutto cani, cavalli, gatti ed altri animali da compagnia.