Si prende un uovo fresco di giornata e si pone dritto tra la cenere del focolare, pronto per essere mangiato non appena si rassoda grazie al calore: in pratica quando inizia “a sudare”.
Si consuma seguendo la tradizione una volta in uso nelle nostre aree rurali: si apre un piccolo foro sulla punta dell'”ovu sdrinatu”, sufficientemente grande per potervi intingere dei pezzetti di pane con i quali raccoglierne albume e tuorlo appena salati.