Itinerario: Una ‘Camminata tra gli Olivi’, a Trevi
Distanza: 6 km circa
Dislivello salita: 140 m circa
Tempo: 1 ore 45′ – 2 ore circa
Difficoltà: E/T
Rilevatore: Tiziana Ravagli, Giampaolo Filippucci, Alvaro Paggi
Autore della scheda: Tiziana Ravagli, Giampaolo Filippucci, Alvaro Paggi
Questo itinerario è stato pensato, su richiesta del Comune di Trevi, per la Giornata nazionale ‘Camminata tra gli Olivi’ , a Trevi, interseca e segue per lunghi tratti sentieri con segnavia.
Il percorso proposto attraversa un’area di particolare interesse storico, artistico e ambientale del territorio di Trevi, immersa nel paesaggio olivetato storico: un paesaggio che è elemento caratterizzante dell’identità locale e regionale, che ci parla di storia e di tradizioni ultrasecolari, che ci racconta della sua gente e dell’eccellenza di un olio extravergine di oliva riconosciuto come unico per il gusto raffinato, dai sentori fruttati, con buone sensazioni di amaro, dolce e piccante, nonché per le indiscutibili proprietà salutari.
Per riuscire a coltivare anche dove la gravità sembra rendere improponibile ogni forma di attività antropica, sono state necessarie cure pazienti protratte per secoli: si è dovuto lavorare su versanti ripidi e sassosi, creare ripiani di sola terra, i ciglioni, dare forma a piccole terrazze circolari o semicircolari delimitate da muretti a secco, le lunette, realizzare terrazzamenti usando pietrame a secco e mettendo in opera le pietre raccolte, sistemandole a una a una con un mestiere antico fatto di precisione, fatica e grande costanza.
Un paesaggio che ancora sopravvive grazie alla caparbietà degli olivicoltori e all’impegno delle amministrazioni locali, nonostante le enormi difficoltà ambientali che rendono impossibile raggiungere una sufficiente meccanizzazione di questa olivicoltura in grado di renderla economicamente competitiva nel mercato nazionale e internazionale.
Un paesaggio che racconta una storia millenaria iniziata con i Romani, proseguita nei secoli grazie anche alle cure dei monaci benedettini e che ha avuto un ulteriore, fondamentale impulso dal XVIII-XIX secolo, quando il governo dello Stato pontificio «decise di concedere premi in denaro a chiunque piantasse e curasse a regola d’arte le piante d’olivo»: così, in un solo decennio, ne vennero messe a dimora circa quarantamila, secondo sesti regolari. Da questa storia nasce il paesaggio olivetato storico della Valle Umbra, di cui Trevi è regina.
L’itinerario proposto parte e ritorna a Trevi e si snoda in questo paesaggio unico; ripercorre tratti di itinerari entrati nel novero dei percorsi storici dell’Umbria, come il ‘Sentiero degli Ulivi’ e la ‘Via di Francesco – Via di Roma’, segue per un lungo tratto l’acquedotto medievale e consente di ammirare antichi olivi ultracentenari che con la loro presenza definiscono ulteriormente questo ambiente di rara suggestione.
Questa camminata può trovare la sua conclusione ideale nel parco di Villa Fabri; negli orari di apertura, si può visitare la villa e, in ogni caso, quando il giardino è aperto si può scendere nell’oliveto, all’interno del quale un breve itinerario consente di visitare MostraAmbiente, un modo diverso, rimanendo immersi nel paesaggio olivetato trevano, di apprezzare e conoscere per immagini ed efficaci indicazioni didascaliche l’ambiente di Trevi e della Valle Umbra (presso l’infopoint della villa sono disponibili le traduzioni in inglese, francese e spagnolo, curate dagli studenti del Liceo linguistico di Foligno, con il coordinamento degli insegnanti delle rispettive lingue; è altresì disponibile in italiano l’album che riassume i contenuti di MostraAmbiente, da abbinare, eventualmente, anche alle diverse traduzioni).
Descrizione dell'itinerario
Partiamo da Villa Fabri. Da qui prendiamo in direzione est e poi sud est e proseguiamo lungo via Orto degli Spiriti; giungiamo sulla strada provinciale (S.P.) conosciuta come ‘Panoramica’. Poco dopo sulla sinistra, in corrispondenza di una edicola votiva, possiamo notare i primi resti dell’antico acquedotto medievale.
Al primo bivio sulla sinistra (strada per il Cimitero) una breve digressione ci potrà condurre ad ammirare i resti dell’antica chiesa di Santa Caterina, con un bellissimo affresco del 1326 dipinto sulla parete di fondo unica testimonianza dell’edificio ormai diruto. Negli ‘Itinerari Spoletini’ di Ceccaroni e Nessi leggiamo che: «Si tratta di uno degli affreschi più interessanti e significativi del Trecento umbro, chiaramente attribuibile al Primo Maestro di ‘S. Chiara da Montefalco’», pittore ad oggi conosciuto soltanto per gli affreschi in Santa Chiara di Montefalco e per questo così denominato. L’affresco rappresenta una bella Crocifissione, con le Marie, San Francesco, San Giovanni Evangelista e Santa Caterina d’Alessandria.
Continuiamo lungo la strada provinciale fino a un bivio, a sinistra, segnalato con il segnavia bianco-rosso del ‘Sentiero degli ulivi’ (via dei Condotti, sentiero del vecchio acquedotto medievale). Proseguiamo lungo questa strada sterrata immersa nel paesaggio olivetato: lungo il percorso possiamo notare i resti delle antiche condutture con le quali l’acqua di varie sorgenti giungeva fino al capoluogo municipale.
Con la via dei Condotti perveniamo all’incrocio con un’altra strada sterrata (che sale a Sant’Arcangelo), la attraversiamo e proseguiamo inizialmente nell’oliveto (questo è probabilmente l’unico tratto meno evidente dell’intero percorso) per riprendere dopo pochi metri la vecchia via dell’acquedotto medievale di Trevi.
All’incrocio successivo (con la strada che scende dalla località Carambone e raggiunge il piccolo borgo di Alvanischio), scendiamo a destra verso quest’ultima località sempre seguendo la ‘Via di Francesco – Via di Roma’ (che qui segue la strada comunale), fino a incrociare nuovamente la strada che sale a Sant’Arcangelo.
Proseguiamo lungo la ‘Via di Francesco – Via di Roma’, fino alla località Croce di Bovara e ancora oltre sempre seguendo i segnavia gialli e blu. Siamo nuovamente sulla S.P. ‘Panoramica’. Superiamo (lasciandolo a sinistra ) l’ingresso di un agriturismo (chiaramente individuabile da una macina in pietra); poco dopo prendiamo a sinistra una strada sterrata (anche questa con il segnavia giallo-blu della ‘Via di Francesco – Via di Roma’) e proseguiamo fino a incrociare sulla destra un’altra strada, pure sterrata, che dovremo imboccare.
Prendendo, invece, la strada a sinistra, che diventa dopo poco asfaltata, potremmo compiere una ulteriore digressione, per recarci a visitare la chiesa monumentale della Madonna delle Lagrime: questa ebbe origine dal miracolo della lacrimazione di una immagine dipinta due anni prima sulla parete di una casa rurale; era il 5 agosto dell’anno del Signore 1485. La costruzione del santuario iniziò il 26 maggio 1487, meno di due anni dopo l’evento miracoloso, e terminò nel 1522. L’interno, arioso e maestoso, è una delle migliori realizzazioni del Rinascimento in Umbria. Racchiude capolavori del Perugino, dello Spagna, degli Angelucci da Mevale ed altro ancora. Le suore della Sacra Famiglia sono sempre disponibili per fare ammirare gli interni di questa grande opera dell’arte e dell’architettura umbra.
Senza la digressione, proseguiamo seguendo ancora una volta i segnavia giallo-blu della ‘Via di Francesco – Via di Roma’ e con la sterrata che stiamo percorrendo arriviamo all’incrocio con la strada comunale che sale a Trevi da Borgo Trevi. La attraversiamo e continuiamo in salita (sempre seguendo il segnavia giallo-blu) lungo via dell’Angelo custode e poi, ancora a destra, per via delle Fonti.
Poco dopo, sempre a destra un cancello secondario di Villa Fabri si apre sul percorso interno all’oliveto della villa, nel quale è stato realizzato il breve itinerario di MostraAmbiente: una serie di postazioni che illustrano l’ambiente di Trevi e della Valle Umbra. Questo cancello di norma è chiuso al pubblico e l’accesso a Villa Fabri e al suo parco è assicurato dall’ingresso principale al quale possiamo pervenire con il nostro cammino in brevissimo tempo. L’ingresso di Villa Fabri, ben segnalato, è anche il nostro punto di arrivo, a pochi metri di distanza dal luogo in cui ha avuto inizio il nostro percorso tra gli olivi.
Download itinerario
L’itinerario può essere scaricato per utilizzarlo con i dispositivi GPS, le applicazioni GPS dei dispositivi Android, iOS, ecc., e per elaborarlo con i più diffusi software GIS.