Manciano fu probabilmente un villaggio romano. Anche la terminazione “ano” della parola Manciano può indicare l’origine del paese come possedimento di una antica famiglia romana (Mantia?).
Del territorio di Manciano troviamo una descrizione nel libro Historia… di Trevi di Carlo Zenobi.
La Balìa di Manciano apparteneva al terziere di Matigge. Era ubicata fra luoghi montuosi e boscosi, con terreni olivati ed anche coltivati a frutteti e vigneti. Questi ultimi, in particolare, dovevano avere una certa estensione, sappiamo infatti che la produzione di uva era sufficiente “… anche per dare il mosto a luoghi esteri…” La balìa di Manciano era conosciuta per gli unici castagneti del territorio trevano ed inoltre per “… le valli sue arative e fruttifere per il grano ed altre vettovaglie…“
A Manciano, in luogo purtroppo imprecisato, molti anni fa avvenne il ritrovamento di sette – otto bronzetti. Questi reperti sono descritti in Trevi Antica come “bruttissimi bamboccetti di ferro: bocca, occhi, braccia spalancati“. Vennero buttati via in quanto ritenuti dei piccoli crocifissi mal riusciti.
Nei pressi di Manciano si ha la possibilità di visitare i ruderi dell’antica abbazia di Santo Stefano; inoltre, nelle vicinanze, ricordiamo anche la piccola chiesa di San Martino.
Note bibliografiche
- TREVI 4 PASSI TRA STORIA E NATURA
- Natalucci D. Historia Universale dello Stato Temporale ed Ecclesiastico di Trevi 1745, A cura di Zenobi C., Ed. Dell’Arquata, Foligno 1985