La chiesa è un edificio costruito nel 1641 dalla Compagnia del Santissimo Sacramento, all’esterno della cinta muraria medioevale; inizialmente era dedicata a Santa Maria.
Nel 1727 fu arricchito delle reliquie del Santo titolare.
La facciata, ispirata all’arte greca, ha un portale in marmo bianco, formato da due lesene sovrastate da un elegante timpano.
La navata della chiesa ha volta policroma a botte, con otto cappellette laterali alle quali si può accedere tramite arcate a tutto sesto.
Di queste, quattro presentano altari barocchi sovrastati da pale del diciassettesimo secolo (la prima, a sinistra, in particolare, è datata 1666); nella quinta, in alto è posta una statua del santo titolare, le altre hanno perso la loro funzione originaria, divenendo semplici vani di accesso.
L’abside è ricca di fregi ed ornamenti in stile tardo-barocco, con predominanza dei colori verde-azzurro.
Sul cornicione che delimita il muro absidale si collocano due statue, rispettivamente di san Giuseppe da Leonessa e sant’Agata, convergenti verso un medaglione raffigurante Dio benedicente.
Questa chiesa fu fatta costruire in sostituzione di un antico edificio in stile romanico ricco di affreschi del pittore spoletino Jacopo Zampolini (1488), distrutto dal sisma del 1604.
Della chiesa originaria resta la sola torre campanaria.
Sul sagrato della chiesa, in un muretto di recente fattura, sono inglobate quattro vecchie pietre calcaree, chiaramente di origine romana, che fino a pochi anni or sono erano semplicemente appoggiate sul cortile (di fronte all’edificio religioso).