Presentazione
Il progetto Patriarchi verdi è stato ideato e realizzato nell’ambito delle attività che la Comunità montana svolge ormai da anni con la biblioteca Montagne di Libri, in collaborazione con Legambiente Spoleto.
L’obiettivo del progetto è certamente quello di valorizzare la conoscenza del patrimonio arboreo, tanto ricco di esemplari interessanti sia dal punto di vista naturalistico sia dal punto di vista della cultura e della storia della nostra terra, ma è anche, e forse soprattutto, quello di promuovere il territorio.
L’idea progettuale è stata quella di associare ogni ‘patriarca verde’all’ambiente in cui vegeta e di cui in molti casi definisce il paesaggio, in un percorso ideale che lo collega ai siti storici e architettonici più significativi presenti nei dintorni: così la storia, il paesaggio e la natura si uniscono in un percorso di conoscenza e divengono elementi fondanti di quello stesso luogo,arrivando a costituirne l’intima essenza.
Un insieme che è (e non potrebbe essere altrimenti) un valore assoluto per tutta la nostra regione.
Questo studio, che giunge a conclusione della storia amministrativa della Comunità montana, rappresenta un aspetto importante di quella che è stata l’attività dell’Ente sin dalla sua costituzione: promuovere la conoscenza dell’ambiente in cui viviamo e lavoriamo per contribuire allo sviluppo sostenibile del territorio e alla sua conservazione, mantenendone vive cultura e tradizioni.
Annoto, infine, che questo lavoro è parte integrante dell’insieme dei progetti editoriali che la Comunità montana ha realizzato nel tempo, raccolti nella collana ‘Montagne di Libri’ e nella collezione ‘happy hours’ e promossi sul web tramite il network dei siti organizzati dall’Ente, attualmente collegati intorno al progetto di comunicazione ambientale, geografica e territoriale che risponde al nome di ‘MontagneAperte’. Un sistema integrato che rappresenta un valore aggiunto per lo sviluppo del turismo culturale e ambientale ecosostenibile che siamo orgogliosi di lasciare a chi ci seguirà.
Domenico Rosati, Commissario della Comunità montana dei Monti Martani, Serano e Subasio