Nome botanico della specie: Quercus pubescens Willd.
Circonferenza tronco: 1) 4,15 m; 2) 3,7 m
Altezza pianta: 1) 22,0 m; 2) 26,0 m (stimata)
Ampiezza chioma: 1) 13,0-14,0 m; 2) 19,0-20,0 m (stimata)
Età: probabilmente secolare (stimata) (stando ai ricordi di chi ha abitato a lungo nella zona, 60 anni or sono entrambe le roverelle erano già di dimensioni considerevoli)
Stato di salute (a vista): 1) discreto; 2) buono
Altitudine (m s.l.m.): 223
Rilevatore/autore della scheda: Giampaolo Filippucci, Alvaro Paggi, Tiziana Ravagli
Le roverelle vegetano ai bordi di via del Passo, in prossimità del cosiddetto Passo di Mignozzetti (toponimo tavoletta IGM), con cui la via che proviene dal Castello (cimitero) di Cannaiola attraversa il torrente Tatarena dopo avere superato un piccolo corso d’acqua ricordato come fosso Ciccotti. La via prosegue verso Cascine (toponimo tavoletta IGM) per incrociare la strada parallela al fosso Ruicciano: da qui, verso sud si va in direzione di San Luca, verso nord in quella di Fabbri, entrambi nel comune di Montefalco.
La prima roverella ha una chioma innaturalmente compatta, considerate le sue belle dimensioni, certamente a causa dei tagli straordinari alle branche che si sono resi necessari nel tempo per prevenire la caduta di rami sulla strada sottostante, per questo presenta anche una abbondante chioma di sostituzione (con evidente ricchezza di rami epicormici).
Una lunga cicatrice ne percorre il tronco per gran parte dell’altezza, segno evidente che è stata colpita da un fulmine tantissimi anni or sono; ricordi di chi ha abitato in zona, nel vecchio casolare oggi abbandonato che si trova nelle vicinanze, ci raccontano di un evento accaduto almeno 40 anni fa.
La seconda rovella, dalle dimensioni importanti, ma certo meno monumentali della prima, presenta, invece, una bella chioma espansa che testimonia, anche, del suo buono stato di salute.
Non lontano vegeta l’unica farnia segnalata con il nostro progetto [vol. 1, p. 164].