TreviAmbiente: il progetto
Il progetto TreviAmbiente è un itinerario di ricerca e conoscenza, un percorso di grande interesse per comprendere l’ambiente di Trevi e della Valle Umbra meridionale, con rimandi continui tra storia, natura e tradizioni.
Scaturisce da un’idea di Tiziana Ravagli, Giampaolo Filippucci, Alvaro Paggi, Danilo Rapastella, progettata e realizzata, anche graficamente, dagli ideatori.
TreviAmbiente nasce dalla volontà dell’Amministrazione comunale di Trevi di realizzare una vetrina per valorizzare le proprie eccellenze, cofinanziata dal GAL Valle Umbra e Sibillini nell’ambito dei progetti d’iniziativa comunitaria Leader plus.
È il frutto dei risultati di oltre venti anni di studi e osservazioni sul territorio, dalla dorsale montuosa del Serano-Brunette sino alla pianura della Valle Umbra meridionale, e della pubblicazione di due volumi TREVI QUATTRO PASSI TRA STORIA E NATURA di T. Ravagli e G. Filippucci, 1997, e TREVI DE PLANU – ARTE, STORIA, NATURA, USANZE E TRADIZIONI DELLA VALLE TREVANA, di T. Ravagli, G. Filippucci e A. Paggi, 2001, editi a cura dell’Associazione Pro Trevi e del Comune di Trevi.
Per spiegare TreviAmbiente si propongono delle immagini che hanno l’obiettivo dichiarato di attirare l’attenzione su alcuni elementi che caratterizzano l’ambiente della Valle Umbra meridionale, creando la suggestione di un viaggio evocativo attraverso questo territorio.
L’Italia ha un cuore verde: l’Umbria.
Nel cuore di questa regione si eleva una linea panoramica da cui lo sguardo si perde su montagne lontane e morbide ondulazioni collinari: è la dorsale del Serano-Brunette, che sovrasta ed abbraccia la città di Trevi; una linea di vette dalle morfologie dolci e arrotondate, solo a tratti aspre e severe, intense come il verde dei boschi che l’ammantano.
Da queste montagne nascono le Fonti del Clitunno: sorgenti cristalline che richiamano alla memoria l’antica religiosità degli Umbri e dei Romani e ci conducono in un viaggio originario seguendo la corrente naturale e lieve del fiume Clitunno.
Lasciandoci guidare da queste acque, ci sospingiamo lungo le storiche vie della pianura alla ricerca di vestigia e tradizioni, liberi di emozionarci accompagnando con gli occhi il volo d’aironi bianchi e cinerini e con loro pronti a planare sui reliquati d’antiche paludi.
Il progetto TreviAmbiente nasce da queste suggestioni e si traduce nella realtà in un viaggio per immagini da osservare, leggere ma soprattutto vivere, attraversando un territorio che, seppure antropizzato, conserva bellezze paesaggistiche di particolare valore e significato.
Nello svolgersi dei vari segmenti che lo compongono, si susseguono notizie anche inedite…
… come lo studio sulle Erbe velenose, quello sulle Orchidee spontanee e le osservazioni accurate sul TRITURUS CARNIFEX, tritone crestato italiano, specie sempre più rara a causa della progressiva perdita degli habitat caratteristici, inclusa nell’allegato IV della Direttiva CEE 92/43 del 1992 (SPECIE ANIMALI E VEGETALI D’INTERESSE COMUNITARIO CHE RICHIEDONO UNA PROTEZIONE RIGOROSA) e nell’allegato II della Direttiva CEE 92/43 (Aggiornato con la Direttiva 97/62/CE – SPECIE ANIMALI E VEGETALI D’INTERESSE COMUNITARIO LA CUI CONSERVAZIONE RICHIEDE LA DESIGNAZIONE DI ZONE SPECIALI DI CONSERVAZIONE).
Accanto alle chiesette di campagna e alle edicole sacre, talora dall’inestimabile valore storico ed architettonico, è descritto, e sapientemente raccontato anche per immagini, l’incanto di torrenti e piccoli stagni di grande importanza naturalistica, di aree vallive dove è possibile ripercorrere la storia secolare dell’uomo abitante, indissolubilmente legata all’ambiente e alle coltivazioni del territorio, di stupendi paesaggi di montagna, ricchi di praterie e di boschi.
Si ritrovano i luoghi dove quei prodotti, che sono le tipicità del territorio, traggono origine e forza, riuscendo così a coglierne il grande valore strategico, anche per lo sviluppo economico del territorio esaminato.
Dunque... perché TreviAmbiente?
Perché… richiamando le parole di Jean Dorst…
L’uomo non proteggerà mai qualcosa che ignora e che non comprende completamente