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Il rosso ammonitico umbro-marchigiano
(Rosso
Ammonitico Umbro-Marchigiano,
in affioramento presso Casetta Ciccaglia)
Il
Rosso Ammonitico Umbro-Marchigiano è una unità
litostratigrafica caratteristica della successione
umbro-marchigiana.
Consta di un corpo
roccioso, con spessore medio di circa 10-15 m, a strati sottili (per
lo più centimetrici), suddivisibile, nel territorio, in tre membri
litologici a seconda del tenore calcareo, che aumenta dal basso
verso l’alto:
1) argillo-marnoso,
2) nodulare-marnoso, 3) nodulare-calcareo (Venturi, 1973; Nini e al.,
1997).
(Unità
lito e cronostratigrafica Umbro-Marchigiana - RAUM = Rosso
Ammonitico Umbro-Marchigiano)
Affiora diffusamente sui versanti dei rilievi regionali più alti,
tra cui il monte Serano, che, con i suoi 1.429 m, è fra i maggiori
dell’Umbria.
Si nota facilmente per il suo colore rosso intenso molto differente
da quello grigio cenere delle Marne del monte Serrone e da quello
rosato, o giallasto, dei Calcari a Posidonia (Passeri, 1994,
Guide geologiche Regionali, n. 7).
Spesso, per motivi
sedimentari o tettonici, la Corniola appare a contatto quasi
direttamente con il Rosso Ammonitico soprastante (vedi colonna
Unità lito e cronostratigrafica Umbro-Marchigiana
).
Come età risale al Giurassico inferiore (Lias) ed è molto importante
in Appennino per la paleontologia, poiché gli ammoniti, vari ed
abbondanti, danno informazioni peculiari sul territorio,
relativamente a temi di interesse generale, tassonomici,
biostratigrafici, evolutivi e paleobiogeografici.
(Ipotesi
paleogeografiche del Toarciano - per avere un riferimento geografico locale
si può notare l'ubicazione del Monte Serano)
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